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Descrizione:
Verrà inaugurata domenica 23 settembre p.v., alle ore 17, presso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, ad Alessandria, in Via dei Guasco 49, la mostra documentaria promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria e dall’Associazione Libera (Presidio “Anna Pace” Alessandria), con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, dal titolo “donn&mafie. Donne che hanno scelto l’impegno contro le mafie”, a cura di Rita Margaira e Laura Noce.
Sarà presente il Procuratore Capo di Torino Gian Carlo Caselli, a rappresentare anche l’arrivo della Carovana antimafie.
L’evento, correlato a una serie di iniziative che si attueranno fino al termine dell’esposizione (14 ottobre p.v.), si propone una chiara finalità di impegno sociale, nella ferma convinzione della necessità di una continua di attenzione nei confronti di uno dei più devastanti mali della nostra storia.
Così si esprime Maria Grazia Morando, Assessore alle Pari Opportunità: “La mostra sarà presente nelle nostre sale espositive per tre settimane; intorno ad essa ruoteranno una serie di eventi di supporto e completamento, utili alla migliore illustrazione del doloroso tema della Mafia; un tema declinato al femminile, in diverse reali accezioni, quale auspicato traino di valore pubblico per il coinvolgimento sensibile di tutti, soprattutto delle Istituzioni, in una dura e perpetrata battaglia. A tal proposito, è significativo ringraziare gli sponsor che hanno fortemente creduto in tale significato: l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, Famar s.r.l., Coop Nova Coop, Coompany& -Ristorazione Sociale. Ringrazio inoltre quanti collaborano all’iniziativa: l’Associazione Nazionale Carabinieri Nucleo Protezione Civile 59° Marengo di Alessandria, il Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria, l’AslAL, la Carovana Antimafie Fare Società, l’Associazione Parcival”.
Obiettivo di questa iniziativa della Provincia di Alessandria e di Libera è dunque contribuire alla conoscenza dei fenomeni di criminalità mafiosa, in particolare cogliendone l’impatto sulle persone e sui contesti sociali, anche e soprattutto, in un difficile riverbero, sulle donne protagoniste di una complessa quanto personalmente rischiosa lotta alla mafia o vittime fragili di essa.
“La convinzione che le infiltrazioni delle mafie ci riguardano ormai tutti da vicino è diffusa e fondata” – commenta Giulio Noce di Libera Presidio Anna Pace di Alessandria – “ma la lotta contro le mafie non può avere successo se viene delegata alle forze dell’ordine e agli addetti ai lavori: richiede la partecipazione di tutti”.
La mostra racconta la lunga strada percorsa per contrastare la violenza, la sopraffazione, l’indifferenza; sono storie fatte di dolore, di fatica, di disperazione ma anche di impegno, di volontà di riscatto personale e collettivo.
“Sono storie di donne che hanno fatto dell’impegno contro le mafie la ragione della loro vita” interviene Paolo Filippi Presidente della Provincia – “ la loro lotta è stata e continua ad essere lotta contro una cultura di morte. Grazie alla collaborazione con Libera, la Provincia, pur in un momento di enorme difficoltà istituzionale, desidera proporre un percorso di riflessione e di punto per un personale quanto condiviso approccio a questo doloroso tema. La storia di tante donne, protagoniste a diverso titolo, può farci capire che, dentro e fuori le istituzioni, tutte e tutti possiamo fare qualcosa”.
Dichiara ancora Carlo Piccini del Coordinamento provinciale di Libera Alessandria: “Bisogna reagire al radicamento delle mafie al nord, e bisogna farlo con un radicamento della lotta alle mafie
sempre più esteso e profondo. Da quattro anni l'azione del Coordinamento provinciale di Libera, ormai diffusamente presente in tutti i centri zona della Provincia con iniziative di rilevanza anche nazionale - come appunto la mostra Donn&mafie e la Carovana antimafie di Libera – va proprio in questa direzione. Ringraziamo l'Amministrazione Provinciale di Alessandria per questo sforzo comune".
La mostra.
Possiamo leggere, nel tracciato della visita, quattro percorsi di crescita delle protagoniste che in qualche modo indicano una strada a tutta la collettività:
- Dal dolore all’impegno
madri, mogli, figlie, sorelle familiari di vittime che combattevano le mafie
- Dal silenzio alla parola
scrittrici, fotografe, storiche, amministratrici, poliziotte, magistrate, imprenditrici che hanno scelto la via del coraggio.
- Da complici a protagoniste
nelle famiglie mafiose il ruolo delle donne diviene sempre più importante. Qualcuna ne è uscita
- Dalla rassegnazione alla partecipazione
le associazioni antimafia
A chi è rivolta
La mostra richiede al visitatore la disponibilità a leggere le brevi sintesi storiche o ad ascoltare l’inquadramento fatto dalle guide; i visitatori più anziani vi ritrovano fatti non nuovi, ma da rimeditare; i giovani probabilmente incontrano dei fatti per loro quasi impensabili.
Per le scuole, la mostra è aperta tutte le mattine dal 24 settembre al 13 ottobre.
Riteniamo che possa essere di complemento alle attività didattiche degli studenti della Secondaria Superiore e della Formazione Professionale, in quanto riguarda aspetti culturali e sociologici del nostro Paese e tocca temi di grande attualità con precise radici storiche.
Il suo linguaggio immediato si presta alla fruizione delle scolaresche, che saranno comunque sempre accompagnate nella visita dalle guide, in quanto pensiamo siano utili per far cogliere meglio gli aspetti
salienti delle testimonianze presentate.
Libera, con la Provincia, si propone incontri di approfondimento ulteriore, da organizzare insieme con i docenti e gli studenti delle singole scuole.
Gli incontri
Parallelamente alla mostra, vi sarà una serie di eventi importanti e di grande rilievo sociologico rivolti alla cittadinanza.
Saranno presenti nelle serate calendarizzate personaggi di grande rilievo: al di là del già citato Procuratore Capo di Torino, Gian Carlo Caselli, interverranno amministratrici come Carolina Girasole (Sindaco di Isola Capo Rizzuto) e Lucrezia Ricchiuti, (Vicesindaco di Desio) che da lungo tempo lottano contro le infiltrazioni mafiose nei propri comuni; e poi la storica Gabriella Ebano, che con le sue ricerche documentarie ha dato spunto alla realizzazione della mostra. Ci saranno testimonianze di familiari di vittime innocenti, come i fratelli di Graziella Campagna, morta per mano di sicari mafiosi alla giovane età di 17 anni.
Ed infine avremo l’onore di ospitare Anna Puglisi, donna impegnata da sempre nello studio e nella lotta alla Mafia, che a ciò ha dedicato la sua intera vita di studiosa, di ricercatrice e di donna, meritandosi l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.
Nel mese di ottobre, inoltre, presso il salone dell’ACSAL – già sede di più appuntamenti contestuali all’evento - si svolgerà un ciclo di film, a completamento dell’attività di Libera ad Alessandria (il programma è ancora da definirsi nello specifico e verrà reso noto a breve).
Apertura della mostra – a cura del Nucleo Protezione Civile Associazione Nazionale Carabinieri “ 59° Marengo” Alessandria – nel seguente orario: dal giovedì alla domenica, dalle ore 17 alle ore 20.
Visite guidate per Gruppi e Scuole, a cura dell’Associazione Libera Presidio “Anna Pace” Alessandria, dal lunedì al sabato mattina, su prenotazione ai seguenti numeri: 336 676636 – 339 5429092.
Info:
Provincia di Alessandria
Assessorato Pari Opportunità Tel: 0131 304002/304034
Assessorato Cultura Tel: 0131 304004/304006
Libera – Coordinamento Provinciale Alessandria
Tel: 335 7771549
alessandria@libera.it