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Descrizione:

L’Assessorato alla Cultura e l'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Alessandria inaugurano Mercoledì 22 marzo 2006 alle 16.00, nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco - Via Guasco 49 Alessandria - la mostra "Corsi d'acqua e percorsi"
La mostra rimarrà in esposizione dal 22 marzo 2006 al 2 maggio 2006 con il seguente orario di apertura al pubblico:
tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30
Chiuso il lunedì mattina e il giorno di Pasqua
Ingresso libero
Per prenotazioni gruppi e scuole tel. 0131 304030.
In collaborazione con “Italia Nostra” sezione di Alessandria
info: Provincia di Alessandria.
Assessorato Ambiente tel. 0131 304563
Assessorato alla Cultura tel. 0131 304006
22 marzo 2006
ore 16.00
TAGLIO DEL NASTRO
Paolo Filippi, Presidente della Provincia di Alessandria, Nicola De Ruggiero, Assessore all’Ambiente della Regione
Piemonte e Gianfranco Pittatore, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, aprono ufficialmente la mostra
ore 17.00 Sala Convegni
MUSICHE D’ACQUA CONCERTO D’ARPA E FLAUTO TRAVERSO
del Duo Sirinx: Michela Maggiolo e Chiara Assandri
ore 18.00
PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
Incontro con i curatori. Visita guidata.
Corsi d’acqua e percorsi. La Provincia di Alessandria “azzarda” con questa mostra unendo due mondi apparentemente lontani tra loro: la cultura e l’ambiente.
Corsi d’acqua e percorsi. Pochi termini che racchiudono quasi la storia dell’umanità, che lungo gli argini dei fiumi è nata e ha sviluppato i processi di ammodernamento. L’acqua infatti è fonte insostituibile di vita, bene prezioso per la civiltà, è cibo, commercio, energia, trasporto.
E lungo i corsi d’acqua ci sarebbero tante storie da raccontare, basterebbe saperle cogliere: con questa mostra abbiamo cercato di far parlare alcuni interpreti, alcuni pittori che hanno saputo valorizzare un particolare, un colore, un’espressione, traducendo con segni artistici episodi e momenti di vita. Ecco allora i tratti di Piero Morando, Luigi Stanchi, Guido Botta, solo per citare alcuni dei 31 artisti che hanno dato vita con le loro opere, in questa pubblicazione interamente riprese, ad un ambiente fluviale sapientemente ricostruito in occasione della mostra nelle sale di Palazzo Guasco.
I fiumi e i torrenti della nostra Provincia diventano i protagonisti della storia del nostro territorio e, allo stesso tempo, protagonisti del cambiamento che questa amministrazione ha messo in atto attraverso una serie di interventi inseriti in una pianificazione di lungo periodo: da una parte si mira alla tutela e alla valorizzazione ambientale e dall’altra al recupero della qualità della vita.
Ben consci che l’acqua non è una risorsa eternamente disponibile, la Provincia di Alessandria mette in risalto il proprio complesso reticolo idrografico, che nel recente passato ha anche fatto paura, basti pensare alle alluvioni del 1994 e al 2000 e a tutte le preoccupazioni che ogni inverno vengono affrontate dai cittadini.
L’arte, la cultura diventano in questo caso lo strumento per parlare di acqua, certamente come “fonte” di ispirazione per gli artisti, e ancor di più come risorsa: e proprio per sottolineare l’importanza di questa ricchezza la Provincia di Alessandria ha scelto il 22 marzo per l’inaugurazione, giornata in cui ogni anno viene celebrata in tutto il mondo, su iniziativa dell’ONU, la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Ogni Stato ha realizzato iniziative volte a richiamare l’attenzione sul tema dell’acqua come bene di vitale importanza per tutti gli abitanti del pianeta e la Provincia di Alessandria ricorda che “L’acqua è un bene prezioso ed insostituibile: non possiamo vivere senza e non esiste nulla che sia in grado di sostituirla” (Contratto Mondiale sull’Acqua) attraverso la valorizzazione dei 700 chilometri che scorrono nel nostro territorio.
Ci sembra infatti che in questo modo si possa far rilevare come anche nel nostro territorio la grande disponibilità di acqua abbia subito un significativo decremento, accrescendo quindi la necessità di interventi di tutela e di pianificazione, attraverso sistemi di monitoraggio e di sviluppo razionale dei consumi. Vorrei allora chiudere citando le parole del Segretario dell’ONU, Kofi Annan: “La possibilità di accedere ad una sicura, pulita e sufficiente fonte di acqua dolce è un requisito fondamentale per la sopravvivenza, il benessere e lo sviluppo socio-economico di tutta l’umanità”.
Paolo Filippi
Presidente
La Provincia di Alessandria è caratterizzata da un territorio che ha un intenso rapporto con la fluvialità, essendo attraversato, oltre che dal Po, da corsi d’acqua di grande importanza quali il Tanaro, la Bormida, e da una serie di torrenti significativi per la posizione rispetto agli abitati ed il loro rilievo ambientale, storico, culturale, quali lo Scrivia, il Borbera, il Curone, il Lemme, il Piota, il Gorzente, l’Erro l’Orba ed il Belbo.
Ma le attività dell’uomo hanno sovente costituito un pericolo per i fiumi ed i torrenti alessandrini, pregiudicandone il naturale sviluppo, e le disastrose alluvioni del novembre ‘94 e dell’autunno 2000, con i loro danni materiali ed umani, hanno riproposto con drammatica urgenza la necessità di una cura maggiore da dedicare ai fiumi e di un nuovo modo di rapportarsi con essi.
In considerazione di questo l’Assessorato all’Ambiente della Provincia ha avviato, ed ha in corso, diverse iniziative di tutela e di valorizzazione delle aste fluviali volte a ridurre le pressioni sugli ecosistemi e a fare della sostenibilità l’elemento cui ricondurre piani e programmi.
Un territorio attraversato da corsi d’acqua rappresenta una realtà potenzialmente di qualità più elevata, ma ha bisogno di essere aiutato con politiche orientate a garantire l’integrità dell’ambiente, la sua biodiversità, il risparmio del suolo, la prevenzione e la riduzione dei rischi.
Su questi temi si avverte, poi, una crescente attenzione da parte dei cittadini e una nuova sensibilità ai valori ambientali e culturali del paesaggio. Siamo in presenza di una riscoperta del territorio che, oltre ad essere sentito come elemento di identità, riconoscibilità e appartenenza, oggi viene percepito anche come fattore decisivo per la qualità della vita.
Per questo abbiamo avvertito l’esigenza di un qualcosa di diverso, di un’iniziativa che coinvolgesse vari aspetti della vita umana, da quelli del rapporto con l’ambiente a quelli più pertinenti alla sfera dell’arte, della cultura e delle tradizioni, in modo da costituire un nuovo stimolo per la riscoperta del ruolo complessivo dei fiumi.
Ragionando con il critico d’arte Dino Molinari e cogliendo la sua grande disponibilità, per la parte attinente le arti figurative, e con il Professore Delmo Maestri, per un approccio ed un percorso più squisitamente letterario (due personaggi che sono anche preziose risorse per l’intero territorio alessandrino), è nata l’idea di realizzare questa esposizione “multitemale” che presenta i corsi d’acqua della nostra provincia anche come percorsi di vita.
In tal senso si sono coinvolti l’architetto Clementina Dellacasa, per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e l’originale allestimento “scenografico” dell’esposizione, e Marco Grassano, che da anni associa, nella sua attività e nei suoi interessi, la tutela ambientale allo studio delle espressioni artistiche.
Su questa idea si è poi avuta l’adesione dell’Assessorato alla Cultura e la collaborazione di persone attente e disponibili: mi piace qui ringraziare, tra i molti che ci hanno aiutato nell’impresa, la poetessa d’origine casalese Mariella Cerutti Marocco, che ha voluto partecipare con un suo testo di lirica suggestione appositamente scritto per questa iniziativa, Gianni Coscia, la cui squisita arte ha contribuito a fornire una chiave di lettura musicale dei rapporti con la fluvialità, il poeta dialettale Giovanni Rapetti, cantore di una solidarietà collettiva e di una natura “pulita” che vive ormai solo nella memoria di pochi, Claudio Pasero, che ha messo a disposizione le proprie intense immagini di un Tanaro registrato nel suo lento fluire e mutare quotidiani, Domenico Marchigiani per la disponibilità dei materiali della Canottieri Tanaro ed Ezio Poli per le sue conoscenze e i suoi ricordi di uomo del fiume.
Nel licenziare, ora, il frutto di questi lunghi ed impegnativi mesi di lavoro, formulo l’auspicio che il materiale e le riflessioni proposte possano suscitare - in quanti visiteranno la mostra, interverranno agli appuntamenti previsti, o semplicemente sfoglieranno le pagine seguenti, così ricche di stimoli - l’attenzione e, direi, l’affetto che i nostri corsi d’acqua, da sempre, meritano.
On. Renzo Penna
Assessore Tutela e Valorizzazione Ambientale
Riconoscere se stessi e il proprio essere nei fiumi, nei fiumi del territorio d’appartenenza, ha visto in Ungaretti la lezione più alta e lirica del sentimento umano, imprescindibilmente legato all’acqua come origine assoluta e universale. Con una certa commozione si viene a celebrare in questa esposizione presso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco ad inizio di primavera, Corsi d’acqua e percorsi.
Una mostra che simboleggia le nostre sponde, nel vero senso del termine, come argini di milioni di vissuti che da esse sono state contenuti. Acrobati noi tutti, come il poeta ermetico, in un cammino sull’acqua, tra le estese pianure. E’ lo stesso riconoscersi dei pittori oggi celebrati con orgoglio, ma anche con nostalgia relativamente a quelli scomparsi, per rimanere nell’ambito di quella sensazione eterna, perché si è da sempre e per sempre nostalgici, anche di qualcosa che non ci è mai appartenuto o che non si conosce. Quella nostalgia invase la sospirata armonia dell’animo dell’aedo di Alessandria d’Egitto. Al medesimo modo i nostri artisti hanno tratto nutrimento dall’essenza dei corsi d’acqua a loro e a noi vicini e hanno ritratto quell’apporto di vita che veniva e viene dall’acqua.
Non tutti di queste parti, ma qui tutti approdati, i nostri pittori hanno vissuto e metabolizzato paesaggi inconfondibili tra rivi e fiumi, richiamando le lezioni più importanti dell’arte figurativa tra ottocento e novecento. Indagati con profonda cognizione culturale e spirituale di quello che è stato il Piemonte in arte, da Dino Molinari e Marco Grassano – ancora una volta per l’occasione di questa mostra – non pochi di loro già accolti nelle stanze della Galleria Provinciale, gli autori che compongono questo prezioso mosaico fluviale ci riportano all’aspetto più incantevole di una realtà centrale come quella dell’acqua, che nella tradizione pittorica va ben al di là della raffigurazione del locus amoenus, ma che reca sempre con sé appunto l’incanto della fascinazione naturalistica.
E sicuramente in quest’ultima rientrano al massimo grado ruscelli, torrenti, brevi o lunghi corsi d’acqua che tracciano una linea non solo ideale, tra presente e passato, tra noi e i nostri avi e così ci guidano alla consapevolezza delle nostre origini, con fondamenti di grande intensità e poesia.
L’arte contemporanea continua a crescere e a correre a ritmo fortissimo, in diversi ambiti di ricerca e sperimentazione è spesso – non sempre – sincera, ma anche l’attualità mentale più forte e ricca, ha il dovere di accostarsi all’osservazione del passato sia esso vissuto o rappresentato.
Un colto poema dialettale, così ci appare questa narrazione dei fiumi – andando a definire fiumi anche i piccoli affluenti – un vero e proprio ritorno alla foce, in una contemplazione il cui silenzio è rotto dalle note delle dolci acque, armonia sincera per la terra che vi attinge, proseguendo il suo discorso spesso sofferente con l’uomo e i suoi mezzi, dimentichi, in fondo suo malgrado, di una religione del luogo che vuole essere custodita.
Maria Rita Rossa
Assessore alla Cultura
Iniziative collaterali
Giovedì 30 marzo ore 18.00 (sala convegni Palazzo Guasco)
Panta rei, immagini in movimento
I nostri fiumi nell’obbiettivo di Nuccio Lodato e Claudio Pasero
Giovedì 13 aprile ore 16.00 (sala convegni Palazzo Guasco)
Il Fiume, l’arte e l’uomo
Divagazioni con Delmo Maestri, Marco Grassano, Franco Arzani, Enzo Basilio, Donatella Gabba.
Giovedì 20 aprile • ore 18.00 (sala convegni Palazzo Guasco)
Il Maglietto: l’Università sullo Scrivia
Il futuro di una struttura di grande potenzialità per l’educazione dei giovani e l’osservazione ambientale.
Presenta: Alberto Mallarino
Venerdì 28 aprile • ore 21.00 (androne di Palazzo Ghilini)
Suoni di fiume
La musica della tradizione fluviale alessandrina
Incontro con Gianni Coscia e il gruppo “I 3 Martelli”
Intervento di Giovanni Rapetti