Stemperando 2005
Autore: Amministratore.
Data prima pubblicazione: Giovedì, 28 Maggio 2015, Ore: 13:13:00
Data ultima modifica: Giovedì, 28 Maggio 2015, Ore: 13:13:00
Descrizione:
L’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria inaugura Sabato 10 dicembre 2005 alle 18.00, nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco - Via Guasco 49 Alessandria - la mostra "Stemperando 2005"
La mostra rimarrà in esposizione dal 10 dicembre 2005 all'8 gennaio 2006 con il seguente orario di apertura al pubblico:
tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30
Chiuso il lunedì mattina
Ingresso libero
Prenotazioni per gruppi e scuole in collaborazione con “Italia Nostra” – Sezione di Alessandria – Tel. 0131 304030
Per informazioni: Provincia di Alessandria
Assessorato Cultura
Palazzo Guasco Via dei Guasco 49 - Alessandria
Tel. 0131/304006
Fax 0131/304028
Ufficio stampa Provincia di Alessandria: tel. 0131.304377-214- 376
Email: cultura@provincia.alessandria.it, uffstampa@provincia.alessandria.it
CRITICI CURATORI: Giovanna Barbero;
Catalogo della mostra: Verso l’Arte Edizioni
Cinque noti artisti del nostro territorio ripropongono – con altri lavori - le opere portate nella scorsa estate a Spoleto, presenti con quelle di altri diciassette autori consolidati nel panorama figurativo internazionale, nella Galleria Civica d’Arte Moderna nell’ambito della biennale Stemperando, iniziativa dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Umbria, Città di Spoleto e Provincia di Alessandria, che presentava, nel contesto dell’estate spoletina e del Festival dei due mondi, un interessante dialogo figurativo di tempere su carta.
Oggi, nella Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, ad Alessandria, Baratella, Magrassi, Minetti, Porta, Surbone dialogano con il pubblico nostrano, mostrando la loro diversa e complessa poetica, esito di formazioni più o meno lunghe, che, anche partendo da concezioni ed espressioni differenti, si confermano in costante equilibrio di consapevolezza pittorica, andando ad animare attraverso una ricerca di livello, il dibattito fecondo dell’arte contemporanea. Dibattito che si vuole alimentare anche con questa ultima esposizione, contestuale ad una realtà provinciale sempre in crescita e già comunque matura per esiti e tradizione.
Paolo Baratella, Claudio Magrassi, Davide Minetti, Marco Porta, Mario Surbone hanno partecipato, quali artisti del nostro territorio, con altri diciassette autori di calibro non solo nazionale, nella scorsa estate, all’edizione spoletina di Stemperando 2005, ideazione dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Umbria, Città di Spoleto e questa Provincia.
Nella presente nuova occasione, presso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, abbiamo il piacere di ospitare le loro opere esposte nella Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto da giugno a settembre scorsi, insieme ad altre significative della loro colta e complessa poetica.
Ancora Giovanna Barbero, indaga con squisita prontezza critica il periodare pittorico dei cinque protagonisti - ognuno in fase diversa di maturità - che si rende occasione fruibile al pubblico nostrano, mostrando una ricerca personale consapevole nel contesto degli esiti vasti dell’arte figurativa contemporanea.
Dialoghi contenutistici fecondi si incrociano nelle sale espositive di Palazzo Guasco, sede che questa Amministrazione continua a far vivere di tappe culturali di livello, frutto di una sensibilità che cerchiamo sempre più di modulare sul solco di un’onorevole tradizione e di una vivacità di contatti interessanti, anche al di là della nostra area geografica.
Paolo Filippi (Presidente della Provincia di Alessandria)
Maria Rita Rossa (Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria)
Tra i dibattiti più accesi, in atto nella società contemporanea, si inserisce quello inerente il rapporto tra individualismo e globalizzazione in cui si oppongono la valorizzazione dei diversi linguaggi e delle tradizioni locali contro una unificazione antropologica che, se estremizzata, conduce alla massificazione e all’appiattimento. In simile contesto, l’arte e la cultura sono l’ago della bilancia che definisce l’equilibrata coesistenza e l’arricchimento reciproco delle parti. Se, lungo il percorso storico, le varie influenze ed interazioni culturali hanno determinato una filologia delle localizzazioni espressive, nell’epoca attuale, in cui sono cambiati i mezzi e i modi di comunicazione, la capacità creativa personale, se pure contaminata dalla memoria storica, è proporzionale alla maturità culturale sociale.
L’individuo, in particolare l’artista, sa esprimere la propria genialità ovunque e, proprio grazie all’incondizionata libertà, è se stesso e attuale. In tal senso sono svaniti i confini culturali, le individuazioni e caratteristiche cosiddette internazionali o, al contrario, provinciali.
La biennale d’arte “Stemperando”, nel suo intento primario di confermare simile realtà, avviene entro determinate “certificazioni”: si svolge a Spoleto, presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna, in ambito all’“Estate spoletina”, accanto al “Festival dei due Mondi”, riunisce artisti di varia provenienza, età, formazione culturale e, per tutte queste ed altre ragioni, è visitata da un pubblico internazionale che viaggia con scopi culturali.
La partecipazione di cinque artisti alessandrini all’edizione 2005, costituisce motivo d’orgoglio nella constatazione, attraverso la loro rappresentanza, del livello culturale e della ricchezza di genialità esistente in provincia e avente carattere “internazionale” nella individualità di ognuno.
Simbologie, calcoli, introspezioni destinate alla ricerca plastica e formale, etica ed estetica, cromatica e luministica per la concretizzazione di un’arte di pensiero che non rinnega l’eredità della storia e le proprie radici, così come richiede la contemporaneità.
PAOLO BARATELLA opera sul suo amore per la filosofia, antica e moderna, sui miti universali e personali; interpreta pensieri e sentimenti con simboli formali e cromatici, evocativi ed inquietanti, prediligendo contrasti netti e passionali.
CLAUDIOMAGRASSI recupera una cultura mitteleuropea espressionista per evidenziare il disagio psicologico universale; l’immagine è materica e caravaggescamente oscurata, resa misteriosa nei contrasti e nelle forme liquefatte.
DAVIDE MINETTI presenta il mondo interiore di ogni uomo, che si concretizza nel magma materico luminoso-coloristico, in cui la bidimensionalità pittorica acquista la terza dimensione con i volumi fisici dei pigmenti e si completa in una quarta dimensione dello spazio intimo dato dall’opera.
MARCO PORTA ama la precisione dei calcoli e la perfezione della luce, che traspone nelle sue opere con studio delicato di sapore minimalista, dove le forme sono pretesti anziché soggetti e le campiture, terse o tramate, sono lo spazio organizzato senza zone d’ombra.
MARIO SURBONE esprime la sua poetica meditativa seguendo il rigore espressivo del suo linguaggio razionale, per cui spazio e tempo, sia naturali che mentali, sono organizzati nelle opere con composizioni ordinate su superfici, o piani sovrapposti, precisamente architettate.
Per ognuno dei cinque artisti è importante l’interesse per ogni evento sociale, passato e presente, in quanto elemento arricchente; ancora più importante è lavorare, acquisire esperienze, approfondire la ricerca estetica, principalmente nel proprio studio, ognuno col proprio metodo. Importante è riuscire a non farsi coinvolgere dalla superficialità delle competizioni imposte da una moda effimera. Sono artisti leali con se stessi, poiché coerenti con la storia e la cultura, perciò sono attuali, testimoni del nostro tempo, a proprio agio con le espressioni più alte dell’arte contemporanea.
Giovanna Barbero